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Iniziamo con l'esaminare cosa è una minaccia informatica.
In poche parole, una minaccia informatica rappresenta tutto ciò che può danneggiare i sistemi o i dati, e per estensione le persone e le organizzazioni associate ad essi, attraverso la distruzione, il furto, l'alterazione, la divulgazione o la negazione di accessi/servizi. Queste minacce possono essere intenzionali o accidentali. Queste ultime, rappresentate ad esempio da password deboli o altri tipi di lacune nella sicurezza, di solito sono definite vulnerabilità.
Nel 1971, l'ingegnere Bob Thomas creò Creeper, un programma in grado di spostarsi da un computer all'altro. Creeper era una prova di concetto priva di funzionalità dannose (tutto ciò che faceva era visualizzare il messaggio: "I'M THE CREEPER, CATCH ME IF YOU CAN", ovvero "Sono Creeper, prendimi se ci riesci"), ma si può dire che è da lì che nacque il concetto di minaccia informatica, e con essa quello di sicurezza informatica.
Da allora, le minacce informatiche hanno fatto molto strada, soprattutto perché i dati e la proprietà digitale sono diventati più preziosi e diffusi. Gli hacker solitari che si vantavano dei propri successi hanno dato vita a vere e proprie imprese di criminalità informatica organizzata a scopo di lucro. I programmi insoliti come Creeper hanno dato vita a software e tecniche sofisticate che possono essere utili per vari intenti malevoli. Diamo una rapida occhiata ad alcune delle minacce più comuni di oggi:
Esistono molti altri tipi di attacchi, e se da un lato la tecnologia del cloud e l'IoT continuano a evolversi e a cambiare forma, anche le minacce fanno altrettanto. Quando appare una nuova superficie di attacco, non passa molto tempo prima che diventi un bersaglio. Inoltre, nello stesso modo in cui le società di sicurezza informatica continuano a innovare la propria tecnologia per combattere le minacce, anche gli utenti malintenzionati sviluppano nuovi metodi per infiltrarsi nei propri obiettivi senza essere rilevati.
L'origine di una minaccia dipende dalla natura dell'organizzazione che ne è vittima, dal tipo di dati che gestisce e dalle motivazioni alla base dell'attacco. Ad esempio:
Peter Firstbrook, Gartner
I settori e le aziende che detengono un numero maggiore di dati sensibili, o che gli aggressori ritengono in grado di pagare riscatti più elevati, rappresentano gli obiettivi più preziosi. Al di là di questo, tutte le organizzazioni dovrebbero adottare misure preventive, dato che questi attacchi sono sempre più diffusi.
Gli ambienti più complessi di oggi offrono agli aggressori un'ampia varietà di punti di accesso, e nessun prodotto di sicurezza singolo è in grado di proteggerli tutti da solo. Per ottenere una protezione efficace dalle minacce informatiche, le organizzazioni moderne hanno bisogno di:
Le architetture di sicurezza legacy basate sugli apparecchi fisici e le reti hub-and-spoke centralizzate non sono in grado di offrire la giusta protezione nell'attuale panorama di minacce. Gli apparecchi fisici sono lenti da aggiornare e soggetti a limitazioni intrinseche delle prestazioni. Inoltre, replicare uno stack completo di soluzioni sicurezza in più filiali è troppo oneroso. Un aspetto ancora più grave è che l'approccio tradizionale non è in grado di estendere le policy di sicurezza a una forza lavoro flessibile, composta da utenti che si aspettano di poter lavorare da qualsiasi luogo.
La protezione scalabile e flessibile di cui le aziende hanno bisogno può essere fornita solo da una piattaforma zero trust e nativa del cloud. Una soluzione nativa del cloud è una soluzione costruita appositamente per questo ambiente, e non solamente un'istanza virtuale di un apparecchio tradizionale, soggetta quindi alle medesime limitazioni intrinseche. Adottare lo zero trust significa mettere da parte l'idea che il perimetro della rete definisca ciò che è sicuro e ciò che non lo è, soprattutto in un mondo in cui quel perimetro è scomparso.
L'unica vera piattaforma zero trust e nativa del cloud è Zscaler Zero Trust Exchange™. Grazie a un servizio SSE completo è in grado di connettere utenti, carichi di lavoro e dispositivi senza mai collocarli sulla rete.
Zero Trust Exchange adotta un approccio radicalmente diverso alla protezione dalle minacce informatiche, offrendo una riduzione della superficie di attacco senza eguali e una protezione dalle minacce avanzate potenziata dall'IA. Utenti, dispositivi e carichi di lavoro si connettono direttamente alle risorse di cui hanno bisogno, con controlli di sicurezza inline e completi che operano alla velocità del cloud. Queste funzionalità ti aiutano a:
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